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XVIo CONGRESSO CONFEDERALE

Operai della Cogne

Châtillon – 13/14 dicembre 2013

I delegati del SAVT riuniti a Châtillon nei giorni 13 e 14 dicembre 2013, in occasione del XVI° congresso confederale avente quali temi congressuali “L'EMPLOI, la SOLIDARITÉ et NOTRE AUTONOMIE”, al quale hanno partecipato oltre duecento rappresentanti di tutte le categorie, al termine dei lavori,

APPROVATO

la relazione del Segretario Generale e condividono l'importanza delle problematiche affrontate, riguardanti sia la situazione del nostro sindacato sia quelle socio-economiche che interessano tutti i settori produttivi. In particolare:

ESPRIMONO la loro forte preoccupazione per la grave crisi economica e occupazionale che continua da lungo tempo senza attenuarsi e che ha forti ricadute in tutti i settori;

RIAFFERMANOla validità e l'attualità dell'esistenza e dei valori che sono alla base della nascità del SAVT, sindacato di tutta la comunità etnica e linguistica valdostana, esprimono l'esigenza che questi valori siano il fondamento per l'azione del sindacato e diventino patrimonio di oguno di noi, anche attraverso le iniziative di formazione che si riterranno necessarie;

SOTTOLINEANO che il SAVT, fiero della sua identità, della sua autonomia e del suo pluralismo, continui ad operare per la salvaguardia e la promozione delle nostre particolarità autonomistiche, culturali e linguistiche;

RIVENDICANO una completa autonomia contrattuale, oltre che nel comparto unico del pubblico impiego, anche nei settori della scuola e della sanità, in applicazione delle competenze riconosciute dallo Statuto speciale di Autonomia;

AUSPICANO vivamente che le riforme sulle collettività locali siano frutto di un'ampia partecipazione e di un confronto con l'amministrazione regionale, affinché portino all'efficienza ed al risparmio economico, anche attraverso associazioni di comuni, senza però penalizzare le risorse professionali ed occupazionali esistenti;

RIAFFERMANO l'importanza della presenza dei Comuni per assicurare alla popolazione residente, sia il mantenimento di un livello di vita e di servizi elevati e omogenei, indipendentemente dalle caratteristiche, dalle dimensioni e dalla localizzazione della loro residenza, sia una rete diffusa di servizi al cittadino e alle famiglie, tutto questo per garantire l'occupazione territoriale storica e di conseguenza , la savaguardia del territorio;

CONSIDERANO non più procrastinabile, in questo grave momento di crisi economica, una revisione dell'imposizione fiscale sui salari e sulle pensioni, soprattutto per quelle medio-basse;

SOLLECITANO una riforma delle legislazione in materia di lavoro, anche in modo da facilitare l'inserimento dei giovani nel mondo produttivo, stabilendo agevolazioni fiscali e contributive per le imprese che si impegnano ad assumerli a tempo indeterminato, evitando in tal modo il ricorso a forme di lavoro precario ed interinale;

EVIDENZIANO la necessità di prevedere forme di occupazione per le persone diversamente abili e per gli ultracinquantenni, donne ed uomini espulsi dal mondo produttivo e disoccupati da lungo tempo;

RIVENDICANO la necessità di arrivare anche per il settore privato ad un sistema contrattuale che preveda una normativa territoriale adeguata alle specifiche tipologie produttive della Valle d'Aosta;

RIBADISCONO la necessità, anche attraverso il rafforzamento dell'azione della “Plateforme des Syndicats des Nations sans Etat”, di promuovere normative europee che armonizzino le condizioni di lavoro, di salario e di libertà sindacali democratiche;

RIAFFERMANO l'importanza di mantenere e aumentare le relalazioni e gli incontri con le Organizzazioni sindacali delle minoranze etniche e linguitiche e delle minoranze europee, al fine di conoscere i loro problemi, condividere le esperienze e agire insieme per difendere le particolarità dei diritti dei lavoratori;

SOTTOLINEANO la necessità di ridiscutere le missioni militari all'estero, dirottando le enormi risorse impiegate, in parte in aiuti umanitari ed in parte potenziando le nostre strutture di intervento a difesa del territorio in caso di calamità naturali, che troppo spesso ci trovano impreparati e senza mezzi adeguati. A tal proposito, ESPRIMONO SOLIDARIETA' agli amici sardi del CSS, presenti al nostro congresso, colpiti recentemente dalla forza distruttiva della alluvione dell'autunno scorso;

IMPEGNANO, infine, i nuovi dirigenti del SAVT a valorizzare la nostra identità storica culturale e linguistica ed a promuovere il pensiero federalista, al fine di costruire una società basata sul rispetto della persona e della solidarietà che tenga conto del supporto di tutti gli attori socio-economici della società valdostana.

VISTA la particolarità della nostra identità, così come la missione del SAVT, e per evitare il riferimento continuo ai problemi economici e culturali provenienti dall'esterno, nel contesto dei quali si inseriscono i problemi valdostani, la definizione dei primi costituisce la definizione dei problemi valdostani; Stimano necessario ed indispensabile un impegno supplementare sul piano della formazione dei nostri aderenti, quadri e dirigenti, questo attraverso la realizzazione di corsi specifici di formazione che abbiano come riferimento la nostra storia culturale e linguistica, socio-economica, politica e sindacale, al fine di poter costruire soluzioni che tengano in conto in primo luogo la nostra realtà e le nostre caratteristiche culturali e socio-economiche;

CHIEDONO all’Amministrazione regionale l’apertura di un tavolo urgente per l’analisi della situazione e per lo sviluppo di soluzioni ed idee orientate al reperimento di sufficienti risorse economiche, nonché al mantenimento e alla crescita degli addetti del settore idraulico-forestale, per la salvaguardia e per il mantenimento in sicurezza del territorio valdostano;

RIBADISCONO che l'industria valdostana, costellata da innumerevoli difficoltà, legate alla riduzione delle commesse e degli ordinativi, deve e può essere ancora un motore trainante per l'economia della nostra Regione.

RITENGONO necessario per la nostra regione un nuovo modello di sviluppo sostenibile condiviso tra tutte le parti politiche e sociali, che garantisca benessere e posti di lavoro dignitosi, che non favorisca il precariato, organizzato in modo tale da preservare l'identità della Valle d'Aosta, secondo le linee guida tracciate dalla relazione del segretario generale;

ANALIZZATA la situazione pensionistica e previdenziale attuale auspicano che tutti i lavoratori operanti in Valle d'Aosta, dipendenti e autonomi, possano aderire al Fondo Territoriale di Previdenza Complementare “FOPADIVA”, per poter integrare la pensione pubblica, mantenendo cosi una soddisfacente retribuzione pensionistica, al fine di potersi garantire una vita indipendente e dignitosa.


Châtillon, 14 dicembre 2013